Roberta BigiarelliQuesta mattina nella splendida sala del Giudizio Universale del Museo Comunale di Rimini è stato proiettato il documentario (ma mi pare riduttivo definirlo così) “Souvenir Srebrenica” di Roberta Biagiarelli sul genocidio compiuto dai cristiano-ortodossi serbi ai danni dei musulmani bosniaci nella zona di Srebrenica poco più di un decennio fa. La sala era piena di studenti ‘obbligati’ ad assistere alla proiezione e a partecipare al successivo collegamento audio-video (via skype) con una omologa comitiva di studenti di Mostar in Bosnia.


Il fim è coinvolgente e a tratti molto duro ma non ha la truculenza che hanno certi reportage in cui il sangue e i corpi dilaniati sono ‘utili’ all ‘audience, anzi la cifra del film è, piuttosto, lirica e dolente, consapevole che il massacro, il genocidio siano quasi congeniti alla specie umana, ma che, comunque, sia necessario fare di tutto perchè non si perda la memoria di ciò che l’uomo ha fatto all’altro uomo.

Il documentario nasce dalla esperienza teatrale dell’autrice e attrice Roberta Biagiarelli nell’ambito del teatro di impegno civile e scomoderei, se me ne intendessi, Marco Paolini e Ascanio Celestini, ma non vado oltre se non per sottolineare che gli interventi dell’attrice intercalano in modo poetico ed efficace le testimonianze dei sopravvissuti e gli agghiaccianti filmati d’epoca.

Mi sembra che anche i ragazzi siano rimasti impressionati da quello che hanno visto, solo verso la fine qualcuno aveva bisogno di sgranchirsi le gambe e di muoversi un pò (mi pare comprensibile). Poi è cominciato il collegamento audio-video (con qualche problema tecnico) con Mostar dove si trovava una interprete che ha tradotto le domande che i ragazzi facevano in italiano ai loro coetanei bosniaci i quali intervenivano invece in un inglese fluente e preciso. Cari ragazzi di Rimini, spero che non ve la prendiate troppo perchè la colpa, in fondo, è nostra (intendo di noi adulti, genitori insegnanti ed educatori vari) ma ho avuto la netta sensazione che quei ragazzi di Bosnia, pur avendo un passato recente così tragico (o forse proprio a causa di quello) fossero più attenti, aperti e ‘svelti’ di voi. Ma questa è solo , come tutto il resto, una mia impressione.

L’iniziativa del Comune di Rimini si inserisce all’interno degli eventi programmati per la Settimana della Pace che si sta svolgendo in tutta Italia che culminerà con la marcia Perugia-Assisi.

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