Stazione Komsomol

Inserito originariamente da mauro.ferri

La nostra marcia

Battete sulle piazze il calpestio delle rivolte!

In alto, catena di teste superbe!

Con la piena del secondo diluvio

laveremo le città dei mondi.

Il toro dei giorni è screziato.

Lento è il carro degli anni.

La corsa il nostro dio.

Il cuore il nostro tamburo.

Che c’è di più divino del nostro oro?

Ci pungerà la vespa d’un proiettile?

Nostra arma sono le nostre canzoni.

Nostro oro sono le voci squillanti.

Prato, distenditi verde,

tappezza il fondo dei giorni.

Arcobaleno, dà un arco

ai veloci corsieri degli anni.

Vedete, il cielo ha noia delle stelle!

Da soli intessiamo i nostri canti.

E tu, Orsa maggiore, pretendi

che vivi ci assumano in cielo!

Canta! Bevi le gioie!

Primavera ricolma le vene.

Cuore, rulla come tamburo!

Il nostro petto è rame di timballi.

(Vladimir Majakovski)