PD in dissoluzioneLa faccio poco lunga: credo che sia ormai chiaro che oggi o si cambia o si muore.
Non ci sono più scuse, giustificazioni o attenuanti: è assolutamente  necessario concretizzare le parole che si sono largamente spese nel 2008, rinnovamento, democrazia, trasparenza, partecipazione e, quindi,  primarie.
Basta con i giochi, i tatticismi,  le consorterie, vogliamo una vera battaglia delle idee e se il potere non c’è forse è anche meglio. E’ il momento di aprire le porte, stimolare le discussioni e accettare volentieri le critiche.

Quando non c’è una forte motivazione ideale e il potere rimane l’unico collante è ‘normale’ che succeda quello che in questi giorni accade a Napoli o a Pescara. Per questo è necessario, utile e democratico il ricambio politico. Questo vale ovviamente anche per la destra , ma pare che l’elettorato di centrosinistra sia, come si vede anche dall’enorme astensionismo delle elezioni regionali abruzzesi, assai più sensibile alla coerenza tra le parole e i comportamenti concreti.