Si sa non è cosa facile fare un bel film da libri e autori importanti, ci vorrebbe un Luchino Visconti, un maestro, insomma, per restituire almeno in parte la magia di questi grandi libri altrimenti si fanno degli adattamenti per la massa, lavori anche dignitosi che strizzano molto l’occhio allo spettatore imbolsito dalle abbondanti libagioni natalizie.
In questo caso si sta su una via di mezzo che alla fine scontenta tutti, mi dispiace perchè gli attori sono tutti bravi (a partire da Giovanna Mezzogiorno e Javier Bardem) e la fotografia, le ambientazioni sono molto belle e suggestive, la musica un pò eccentrica (Shakira?) ma ci sta, tuttavia si esce poco convinti della riuscita dell’impresa, non ci si diverte più di tanto, nè si riesce a cogliere appieno la magia e la poesia della storia.
La scena d’amore tra i due amanti ormai anziani è, tuttavia, commovente e importante come sottolineava la stessa Mezzogiorno in televisione, concordo poi con quanto si dice qui e con quello che cantava Franco Battiato ne “La stagione dell’amore” (da “Orizzonti perduti”, 1983):
La stagione dell’amore viene e va,
i desideri non invecchiano quasi mai con l’età..
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Garcia Marquez, Visconti, Mezzogiorno, Bardem, Battiato, Shakira, Newell, letteratura, cinema, poesia
Film tratti da libri… Per l’esperienza che ho, dipende se prima guardo il film o leggo il libro. Ricordo Papillon, ai tempi dell’adolescenza, come bellissima trasposizione del libro (che avevo già letto). Ma di solito quando si legge ci si immaginano i personaggi, le scene, i panorami con una prospettiva soggettiva ed è frequente che questa non corrisponda con quella del regista.
Sulle scene d’amore fra anziani ricordo quella nel film dei fratelli Taviani “La notte di San Lorenzo”, che ho visto vent’anni fa.
Io sono sempre molto incuriosito quando guardo un film tratto da un libro che ho letto e che mi ha appassionato, e mi sento, di solito, più indulgente nei confronti delle ‘personalizzazioni’ compiute dai registi. Mi sembra giusto che che un artista ci metta del suo nella trasposizione.
Papillon: ricordo la faccia pallida ma sempre impertinente di Steve McQueen recluso per non so quanti mesi al buio della cella in quel carcere infernale, forse in questo caso è più grande il film del libro.. o no ?
Ho visto “La notte di San Lorenzo”, non ricordo la scena a cui ti riferisci, approffitterò della tua segnalazione per rivedere il film.
Grazie