Fermina DazaSi sa non è cosa facile fare un bel film da libri e autori importanti, ci vorrebbe un Luchino Visconti, un maestro, insomma, per restituire almeno in parte la magia di questi grandi libri altrimenti si fanno degli adattamenti per la massa, lavori anche dignitosi che strizzano molto l’occhio allo spettatore imbolsito dalle abbondanti libagioni natalizie.

In questo caso si sta su una via di mezzo che alla fine scontenta tutti, mi dispiace perchè gli attori sono tutti bravi (a partire da Giovanna Mezzogiorno e Javier Bardem) e la fotografia, le ambientazioni sono molto belle e suggestive, la musica un pò eccentrica (Shakira?) ma ci sta, tuttavia si esce poco convinti della riuscita dell’impresa, non ci si diverte più di tanto, nè si riesce a cogliere appieno la magia e la poesia della storia.

La scena d’amore tra i due amanti ormai anziani è, tuttavia, commovente e importante come sottolineava la stessa Mezzogiorno in televisione, concordo poi con quanto si dice qui e con quello che cantava Franco Battiato ne “La stagione dell’amore” (da “Orizzonti perduti”, 1983):

La stagione dell’amore viene e va,
i desideri non invecchiano quasi mai con l’età..

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