Riccardo, il fratello minore, splendeva di luce riflessa come un pianeta con il sole, eppure era un uomo mite con non poche qualità artistiche,  sicuramente meno bugiardo del fratello maggiore dalla creatività originale, iperbolica, onirica.

Una parabola personale e professionale forse inevitabile, un altro Fellini non era concepibile eppure fosse stato l’unico la sua non sarebbe stata una memoria così dimenticata. Un rapporto fraterno in cui il bene, come spesso accade, si mischia ai conflitti, alle invidie, alle paure.

Formidabile l’incipit del documentario in cui Federico ricorda l’esperienza del collegio dei padri carissimi di Fano (che ha poi raccontato in 8½ il film che riflette la profonda crisi interiore del regista in quel momento) peccato che quella fosse l’esperienza del fratello minore Riccardo,che Federico ha piscoanaliticamente fuso con la sua.