Celebro l’8 marzo da solo perchè lei se ne è andata in vacanza con amiche e sorelle, e questo mi pare che sia già abbastanza significativo, non che io sia contrario (per carità!), comprendo e giustifico: migliaia di anni di oppressione maschilista vuoi negargli una settimana di vacanza al sole del Mar Rosso, certo che no!
E’ che io personalmente con gli “oppressori” non è che c’ho avuto mai molto a che fare, mi sono trovato spesso e volentieri dall’altra parte o per sfiga o, anche, per scelta, così è che ti senti un pò preso per i fondelli e magari poi vedi anche quelli che delle “pari opportunità” se ne sono sempre strafregati e magari adesso sono riveriti e vezzeggiati, ma tant’è uno, così, ci nasce (paraculo intendo).
Mi viene in mente Claudio Bisio, ancora non tanto famoso ma sempre pelato, quando raccontava in “Rapput” il suo problematico rapporto con la fidanzata:
[youtube:http://www.youtube.com/watch?v=E3pRgoO9o7U]
Non è il mio caso intendo sottolinearlo a scanso di rappresaglie ma una qualche forma di solidarietà maschile (non maschilista) mi sorge spontanea!
Scherzo, eh!
Seriamente segnalo il regalo dell’editore Guaraldi di Rimini a tutte le donne, un libriccino pieno di citazioni letterarie, liriche e poesie dedicate alla donne (mi permetto di fare un solo appunto : il pdf se lo fate dalle bozze invece che dal libro stampato forse si legge meglio, comunque grazie !)
Come al solito sono arrivati gli strali della moglie, niente mimosa, ma da quando abbiamo il pargoletto (3 mesi il 5 marzo) diventa veramente difficile pensare a tutto.
Comunque… se l’8 Marzo è fatto di riflessione, di campagne come quella, ottima di LA7 sulla differenza di retribuzione tra uomini e donne, bene.
Se l’8 marzo è fatto dall’amica di mia nipote, che si è presa un pugno in faccia in discoteca ieri sera, beh…