Ebbene sono a Berlino per partecipare ad un incontro su un progetto europeo di cui per adesso conosco poco più del nome: Euromuse.

Econtel BerlinSono alloggiato in un albergo che a dispetto del nome Econtel, che sta per economic hotel, è più che dignitoso per il suo costo. Per questa estate è gratuita anche la connessione internet, bisogna chiedere il codice di accesso alla reception.

La mia prima impressione è che nonostante la dimensione metropolitana sia tutto sorprendentemente semplice, mi sbaglierò, ma anche un distratto come me (e con un inglese abbastanza maccheronico come il mio) è riuscito a trovare tutto con poca o nulla difficoltà , per dirne una sul bus (urbano) oltre al display che mostra la prossima fermata c’è anche l’avviso vocale. Vedremo domani (devo andare in centro) se questa impressione sarà confermata.

L’unica cosa che è andata storta è la cena, ho fatto una veloce ricerca su Google Maps per vedere la pizzeria più vicina all’albergo è ho trovato la “Pizzeria Mozzarella” felicissimo di poter scambiare quattro chiacchere con conterranei mi sono fiondato lì: per farla breve non sono italiani (turchi?) non parlano italiano e, soprattutto, fanno una pizza che fa sufficientemente schifo: pizza con base precongelata cotta nel forno elettrico con sopra dei quadratini di qualche cosa che potrebbe essere mozzarella ed altri quadrati più grandi e di color rosa scuro che dovrebbero essere prosciutto. Bisogna che scriva una recensione su Google Maps affinche i prossimi malcapitati siano avvertiti…

[Aggiornamento 28/5/2008] Confermo, Berlino è una città “facile” da vivere, usabile e bella. Ho visto cose che voiPiste ciclabili a Dahlem (Berlino) umani… ho visto una scolaresca di vocianti bambini mischiarsi alle 22,30 nella metro con immigrati di tutti i colori senza alcun problema per alcuno, ho visto piste ciclabili in entrabi i sensi di marcia occupare la metà della carreggiata e ho visto un sacco di gente usarle per andare a lavorare e/o a studiare, ho sentito Thorsten (poco più di vent’anni che lavora allo Stiftung Preussischer Kulturbesitz (e non chiedetei cosa cavolo è) dirmi che quando è venuto a Berlino ha venduto l’auto perchè tanto qui non ne ha bisogno, e mi sono chiesto perchè, perchè loro sono così dopo essere usciti più malconci di noi dalla guerra e l’Italia, invece, versa in uno stato precomatoso il cui esito può essere davvero traumatico, qualcuno parla di balcanizzazione..

Perchè non riusciamo a cambiare? O qualcuno pensa che questa nostra destra che ha riscoperto il protezionismo che vive e alimenta la paura del diverso, che delle regole non sa che farsene (se non trasgredirle) sia in grado di metterci sulla via di Berlino ? Oddio, a dire il vero, ho dei dubbi anche per l’altra parte…

Ecco l’ho messa giù in politica e non volevo, anche perchè se non si riesce a rimettere un pò in sesto questo disgraziato Paese stiamo freschi tutti.

Del meeting intanto avrò capito sì e no il 25% in parte per il mio esilarante inglese e in parte per l’effettiva complessità del progetto e una non perfetta (tanto per cambiare) gestione da parte nostra dei precedenti step, ma la sensazione di frustrazione rimane…

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